Home Costa d'argento Tris della Pilarella alle regate remiere di Porto Santo Stefano del 2022

Tris della Pilarella alle regate remiere di Porto Santo Stefano del 2022

di Redazione
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Il Rione Pilarella ha vinto tre delle regate remiere del 2022 di Porto Santo Stefano, cosiddette della ripartenza dopo due anni di assenza causa covid: il Palio marinaro dell’Argentario, il Palietto e il Palio “in rosa”. A Ferragosto nella stadio del turchese davanti a migliaia di residenti e turisti ha vinto il “guzzo” del Rione Pilarella composto da Alessio Bausani, Lorenzo Benedetti, Gianmarco Russo, Dino Pari e Alessandro Landini, davanti a quelli del Croce, della Fortezza e del Valle. La campionessa paralimpica Ambra Sabatini è stata la madrina della gara remiera e tante sono state le riprese tv di emittenti locali e con gli importanti servizi del TG RAI con l’inviata Claudia Aldi.

Il 4 agosto sempre la Pilarella ha trionfato al Palietto della ripartenza con una grande festa a Porto Santo Stefano per la gara remiera degli Under 23, imbarcazione timonata da Manuel Rosi e con ai remi Niccolò Sabatini, Tommaso Infetti, Adam Angeli e Jacopo Moriani, secondo classificato l’equipaggio della Croce, terzo il Rione Valle e in quarta posizione la Fortezza. Il 24 aprile spettacolo ed emozioni sempre a Porto Santo Stefano, il Rione Pilarella si è aggiudicato in una gara combattuta ed appassionante la quarta edizione del Palio in “rosa”, trofeo dell’esibizione remiera al femminile del Palio Marinaro dell’Argentario, vinto dall’equipaggio composto da Stella Fronzoni, Marta Bertocchi, Giorgia Schiano e Giulia Pari, sul guzzo timonato da Alessio Bausani, secondo classificato l’equipaggio della Croce, terza la Fortezza e quarto il Valle. E questa mattina 16 agosto si disputa il Paliotto regata remiera armatoriale a batteria.

Artemare Club racconta un po’ di storia della Pilarella

Ci sono delle testimonianze scritte risalenti a quando ancora l’Argentario era disabitato, che fanno riferimento alla presenza di una fonte naturale ai margini dell’insenatura all’estremo nord del promontorio chiamata la “Pilarella”, nota fin dal Medioevo ai navigatori della zona che all’occorrenza vi si rifornivano d’acqua, che vide la costruzione degli insediamenti in questa area dell’Argentario con la costruzione della Fortezza da parte degli spagnoli e così iniziò lo sviluppo del borgo marinaro di Porto Santo Stefano. Nella spiaggia di sabbia antistante la fonte, venivano tirate a secco le imbarcazioni, l’insenatura protetta dall’imponente Fortezza divenne un porto e l’acqua che sgorgava dal poggio sovrastante la spiaggia finiva direttamente in mare, ma presto venne costruita una “Pila” per raccoglierla e questa divenne il centro della vita dei santostefanesi che più volte al giorno si recavano a dissetarsi, lavare i panni ed attingere l’acqua per tutti gli usi. Gli abitanti delle case tra la terra e il mare intorno alla pila, erano i “Pilarellai”, santostefanesi con un legame particolare con il mare, famiglie di pescatori arrivate a Porto Santo Stefano proprio dal mare. La spedizione dei mille di Garibaldi sostò a Porto Santo Stefano rifornendo di carbone le navi Piemonte e Lombardo e fece scorta anche dell’acqua della Pilarella. Quando nacque il Palio Marinaro ed il paese fu suddiviso in Rioni, nelle sue prime edizioni del dopoguerra, quando ancora la Pilarella era abitata da ragazzi che vivevano con il remo in mano ed erano interpreti di una consolidata tradizione marinara, c’erano pochi rivali, il loro guzzo faceva subito il vuoto dietro di sé, inorgogliendo tutti i rionali, si racconta che in alcune edizioni, il divario con gli altri equipaggi era tale che la barca della giuria invitava l’equipaggio del molo a rallentare per rendere più credibile la gara e ora l’imbarcazione con i colori della Pillarella è tornata stravincere.

Onori marinareschi ai Pilarellai, da parte di Artemare Club che invita i turisti ad ammirare l’acqua della “Pila”, che continua a sgorgare dalla sua fonte nella vasca dopo la ristrutturazione del 2013 e il rifacimento dell’area circostante e consultare i vari libri sulla storia dei Rioni e del Palio presso la sede dell’associazione nel Corso antico di Porto Santo Stefano.

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