“Nessun rancore verso chi come Benini non racconta la verità ai cittadini“.
A dichiararlo è Daniele Pizzichi, consigliere comunale della Lega a Follonica.
“Tristezza, quella sì, verso la cittadinanza che viene ricoperta di balle come quella sul depuratore, in cui il sindaco, fino a ieri, ha detto alla città che stava cercando le cause dei miasmi di Cassarello e Senzuno, che erano stati causati dallo scoperchiamento dell’impianto di proprietà comunale già nel 2016 – continua Pizzichi -. Scoperta, quest’ultima, avvenuta ad opera delle opposizioni, nonostante i pochi mezzi di indagine e ricerca a loro disposizione. Da fonti del Fiora ad oggi non c’è assolutamente alcun nuovo depuratore: tra il progetto e la costruzione dell’opera c’è uno spazio immenso che serve al sindaco solo per fare campagna elettorale e generare aspettative alla città“.
“Butta la palla in avanti, come nel caso della cittadella, dove il sindaco ben si è guardato di rispondere concretamente ad una sola delle domande che gli ho posto (lo invito nuovamente a rispondere), che, tra l’altro, costituiscono la punta dell’iceberg di un progetto di finanza zeppo di incasinamenti che apre il varco a questioni molto delicate – sottolinea Pizzichi -. Ma, rimanendo alle replica del primo cittadino, il fatto che, dopo decenni di attesa, sia ancora a cercare vie per avere la cittadella ‘gratis’ significa che per Benini la costruzione non è una priorità: la volontà vera di avere la cittadella si dimostra stanziando risorse in bilancio vere per un’opera pubblica classica. Tutto il resto significa aspettare molti anni con risultati molto incerti“.
“E per quanto riguarda i destini della 167 Ovest, la nuova promessa elettorale di un super centro sociale per gli anziani misura le balle che il primo cittadino ha raccontato negli ultimi 5 anni alla ‘finta’ ricerca di ridotare il rione di un supermercato, unico strumento utile al ripopolamento di un quartiere emarginato e sempre più anziano – termina Pizzichi -. Allora, il sindaco, intanto, metta un punto: la 167 ovest né, tanto meno, il centro commerciale riavranno un supermercato nel proprio quartiere. Benini preferisce, invece, trasformare i cantieri comunali pubblici in un supermercato per spaccare i fragili equilibri di una zona in cui ci sono già tre medie-grandi distribuzioni. L’interesse pubblico si toglie il cappello”.