Home Colline Metallifere Falusi, il Pci: “Il Difensore civico ordina le nomine e richiama il Comune a rispettare la legge”

Falusi, il Pci: “Il Difensore civico ordina le nomine e richiama il Comune a rispettare la legge”

di Redazione
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C’è voluto ancora l’intervento del difensore civico regionale per sollecitare il rispetto delle norme di legge, minacciando l’attivazione di altri provvedimenti per arrivare a nominare i componenti del Consiglio di amministrazione del Falusi. È quanto si apprende dalla stampa“.

A dichiararlo sono Lorenzo Pozzo e Mauro Lorenzini, della segreteria del Pci delle Colline Metallifere.

“La nota è stata indirizzata, oltre che alla Regione, anche alla Prefettura ma, quest’ultima, ad oggi, sembra non avere dato risposte formali – spiegano Pozzo e Lorenzini. A fare il passo i consiglieri di minoranza Brogi e Bussola che ne hanno chiesto l’intervento. La risposta arrivata dalla Regione non è solo un atto formale, ma si sostanzia con un richiamo duro ad adempiere al rispetto della legge per evitare il commissariamento con oneri a carico del Comune”.

Gli aspetti da evidenziare sulla vicenda sono molti – dichiarano Pozzo e Lorenzini –. Il rispetto della legge è stato disatteso e quando lo si fa notare dà pure fastidio come è successo a Follonica, dove per il centrosinistra è scandaloso, inopportuno, dispendioso ritornare alle urne perché quella legge elettorale ,che prevede il 50% + 1, oltre a rimettere in gioco tutto, è una vera palla al piede“.

“Così anche a Massa – proseguono Pozzo e Lorenzininon si può restare indietro e se per la norma dopo 45 giorni dall’insediamento del Consiglio si doveva provvedere alle nomine dei componenti del Cda e non lo si è fatto, chi grida allo scandalo e, soprattutto chi dice di adempiere, è un’altro peso, un’altra palla al piede. Poi se lo dice la destra leghista è sbagliato a prescindere. Il Falusi per il Pci è, o forse era, una delle cose migliori di Massa che, grazie al disinteresse, ai giochi politici, agli scontri interni in casa Pd sembra essere passato in secondo, terzo piano, se non messo per ultimo nella scala delle priorità. Poli rinuncia ed esprime i suoi buoni motivi accompagnati da altrettanto motivate preoccupazioni. Altri, nel Pd rinunciano. Oggi sembrerebbe che il presidente sia stato trovato, persona nota che ha ricoperto incarichi di direzione del Pd di Massa, naufragati non per incapacità, ma perché non serviva più. Sembra che sarà Michela Pini che succederà a Poli. Sugli altri nomi tutto tace“.

“Si disattendono le norme, si lascia senza guida l’Istituto in un periodo di difficoltà e incertezze, si lascia nel caos la gestione del personale mentre si profila la privatizzazione di un altro nucleo perché l’impresa con soli 15 anziani non ce la fa. Insomma, tutta questa anormalità è ormai diventata normalità e magari domani si accuserà il Pci di strumentalizzare la questione se non addirittura di fare sponda alla Lega o viceversa – terminano Pozzo e Lorenzini, perché quello che conta in questo Paese non è il rispetto delle regole ma lo scaricabarile, dimenticando spesso che il ruolo delle istituzioni è quello di garantirne l’applicazione“.

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