Lunedì 28 ottobre, alle 16.30, nella sala consiliare del Comune di Grosseto, si svolgerà un incontro, organizzato dall’Isgrec, con il filosofo Alfonso Maurizio Iacono.
“È molto attesa la lezione di Alfonso Maurizio Iacono, a poca distanza dal saluto della sua Università per una pensione, che non sarà abbandono della filosofia – si legge in un comunicato dell’Isgrec -. Gli deve molto l’Isgrec, per aver proprio da lui ricevuta una sollecitazione, nel tempo raccolta, a tentare la strada innovativa della filosofia per i piccoli. Siamo ormai al sesto anno di sperimentazione, prima a Grosseto, poi nell’Istituto comprensivo di Monte Argentario. Tanti gli insegnanti che hanno aderito con coraggio, divenuto entusiasmo, a corsi di formazione impegnativi, ma che appagano il desiderio di nuovo, più sentito di quanto non pensi chi guarda alla scuola dall’esterno“.
“Con il professor Iacono insegnanti e studenti grossetani hanno dialogato sino da fine anni Ottanta: una summer school di scienziati, lui unico filosofo, tema ‘L’evoluzionismo’ – prosegue la nota -. Poi ci sono stati incontri con studenti e iniziative pubbliche. Gli universitari grossetani studenti di filosofia o lauree affini ne conoscono l’impegno, anche culturale e sociale, oltre la cattedra. L’identità del filosofo la raccontano le 600 pagine del volume di ‘Studi in onore di Alfonso Maurizio Iacono’, consegnatogli in dipartimento, nel corso del saluto per la pensione. Ha avuto grandi maestri, ne ha elaborata l’eredità di pensiero percorrendo strade nuove, senza fermarsi in nessuna delle tappe più di quanto fosse condizione per costruire. Importante, per dare almeno qualche indizio utile a decifrare qual che è stato ed è il suo impegno filosofico, una sua frase attuale su scelte fondanti direzioni di ricerca, e rimaste valide. ‘Non ho mai pensato che la storia della filosofia dovesse identificarsi con la storia dei filosofi. Più che le storie dei filosofi, ero attratto dalle genealogie dei concetti’”.
“Per un istituto storico, il concetto di genealogia è il cuore della ricerca, se la storia non è cronaca o arbitrio d’interpretazione – spiega l’Isgrec -. Quando, come nel contesto della lezione che ascolteremo, ci si rivolge alle generazioni del futuro, un secondo indizio è da citare. Nel 2000 Alfonso Iacono fu autore di un libro che non ha perduta, anzi accresciuta, attualità: ‘Autonomia, potere, minorità’. Scrive oggi, richiamando quel momento del suo itinerario di ricerca filosofica: ‘Nell’Occidente democratico, quella che Kant chiamava uscita dallo stato di minorità (e che per lui era illuminismo) si è rivelata entro certi limiti fallimentare. Vi è come desiderio di rimanere nell’utero, nel guscio, nella caverna’. Quanto può la filosofia per convincere gli umani a non resistere alla chiamata ad uscire dalla caverna? Come si può vincere la paura? In fondo è la scommessa del progetto di filosofia con i bambini: cominciare presto a pensare, meravigliarsi delle cose, imparare la possibilità di ‘guardare con altri occhi'”.
“Ultimo indizio, una grande fiducia nel potere dell’autonomia di cui, se vogliono, possono godere gli umani, capaci di percepire ‘…’con la coda dell’occhio’, almeno un mondo diverso da quello in cui si è temporaneamente o storicamente immersi’ – termina il comunicato -. Lunedì 28 ottobre, alle 16.30, a Grosseto, nella sala consiliare del Comune, si potrà ascoltare il professor Iacono e dialogare con lui“.
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