La struttura dell’ex cinema Marraccini continua a tenere banco anche sul piano politico, ma senza che si trovino le giuste soluzioni.
«Il rischio è che adesso diventi un covo per sbandati – dicono da Fare Grosseto –, visto che la struttura collocata all’interno del centro storico cittadino è ormai abbandonata da anni».
Un degrado senza soluzioni effettive all’orizzonte: «Sulla vicenda leggiamo sugli organi di informazione gli attacchi di alcuni esponenti del centrosinistra contro l’attuale amministrazione – spiegano da Fare Grosseto -. Purtroppo però la questione dell’ex cinema Marraccini è un problema datato e quindi lo è stato per tutte le amministrazioni che si sono succedute negli ultimi anni. Basta ricordare che anche il sindaco Emilio Bonifazi cercò di acquisire la proprietà dell’immobile nel 2010, ma non ci riuscì. L’intento di quella amministrazione era quello di realizzare un centro che potesse essere utilizzato per convegni e conferenze, ma anche come spazio espositivo. Un’altra ipotesi era quella di trasformare la struttura in mini appartamenti, ma la soluzione venne bloccata dalla sovrintendenza».
Fare Grosseto, dopo molti anni in cui la politica non ha saputo dare risposte a queste problematiche, chiede che maggioranza e opposizione collaborino e s’impegnino a trovare soluzioni adeguate: «Sicuramente la trattativa tra il proprietario e le amministrazioni comunali è stata da sempre difficile e conflittuale, ma è importante che la politica metta al centro l’interesse della città e dei cittadini».
Fare Grosseto, quindi, chiede alla politica grossetana d’impegnarsi affinché l’ex cinema Marraccini possa a tornare ad essere una struttura bella come era un tempo: «Constatato che l’amministrazione attuale e quella precedente di centrosinistra non sono riuscite ad acquisirli, occorrerà che tutti gli amministratori s’impegnino a trovare nuove soluzioni. L’imprenditoria privata, se incentivata e sostenuta, potrebbe investire su quei locali e farli tornare ad essere belli come erano un tempo. Con meno vincoli quei locali diventerebbero più appetibili e potrebbero essere recuperati in tante attività redditizie».