Trovare gli stand delle compagnie telefoniche e degli operatori di telefonia è oramai un classico non solo a Grosseto, ma in tutte le città italiane. All’interno dei centri commerciali o dei supermercati gli addetti dei vari provider mobile intercettano potenziali clienti futuri, proponendo offerte sempre più vantaggiose; a volta talmente vantaggiose che viene spontaneo domandarsi se ci sia qualcosa sotto, qualche costo nascosto o magari una “fregatura”.
Per rassicurare il cittadino, possiamo dire sin da subito che le autorità preposte alla vigilanza sono oramai molto severe da questo punto di vista, specie sulla chiarezza delle condizioni contrattuali. La scelta è comunque molto più vasta di qualche anno fa e rischia di diventare un po’ disorientante, anche a causa della vera e propria “guerra delle tariffe” che hanno ingaggiato gli operatori telefonici tra loro: di giorno in giorno sembra sempre che esistano un’offerta migliore e un piano più conveniente. Indubbiamente questo comporta anche dei notevoli vantaggi per il consumatore, al netto di un po’ di confusione; con pazienza si può davvero trovare una proposta veramente adeguata ai propri bisogni.
Un grande cambiamento è avvenuto con il massiccio ingresso degli operatori virtuali di rete mobile (MVNO) sul mercato italiano. I MVNO esistono nella Penisola almeno dal 2007, con la comparsa di Coop Voce sulla piazza, ma solo ultimamente si è assistito ad un vero e proprio decollo di queste realtà, complice anche un mutamento nei regolamenti europei sulla telefonia.
Stando ai dati dell’AGCOM i MVNO rappresentano attualmente circa dall’8 al 10% delle linee private e il 5% di quelle business. Il primo per diffusione è senz’altro PosteMobile, con una fetta del mercato che si attesta addirittura attorno al 47% dei MVNO. Uno dei più famosi MVNO del momento è però Iliad che “tallona” PosteMobile da vicino. Stanno avendo un buon successo altre compagnie come Kena Mobile e Lycamobile. Fra i più giovani MVNO spicca Ho., che dal lancio ha proposto offerte molto aggressive e estremamente allettanti per ritagliarsi già un buono spazio alla luce del sole.
Ma cosa sono esattamente gli operatori virtuali di rete mobile e come riescono ad offrire prezzi tanto favorevoli? I MVNO sono provider telefonici che forniscono servizi di telefonia senza avere proprie infrastrutture e frequenze, ma appoggiandosi a quelle di un operatore “standard”, a cui naturalmente versano un canone di indennizzo. Alcuni di essi, come Kena Mobile (Tim), Ho. (Vodafone) o Iliad (Wind-Tre) sono la “versione” virtuale e low cost delle compagnie canoniche, o comunque fanno parte del medesimo gruppo aziendale. I MVNO sono in grado di vendere il proprio prodotto a cifre molto concorrenziali perché i loro costi di gestione, mantenimento e personale sono assai ridotti rispetto a un provider standard.
Non insospettitevi se la proposta di contratto vi appare quindi paradossalmente bassa: semplicemente, le risorse che non devono essere investite dalla compagnia negli impianti e nella loro amministrazione vengono dirottate sul cliente, per procurargli un beneficio economico.
All’interno dei MVNO esiste un’ulteriore ripartizione fra FULL MVNO e ESP MVNO. I primi, pur avvalendosi delle infrastrutture e della rete di terze parti hanno le proprie sim card e un proprio prefisso telefonico identificativo. Gli ESP MVNO invece si avvalgono direttamente delle schede della compagnia che li “sostiene”. Un esempio di ESP MVNO è proprio HO.
Le sim totali attive in Italia, secondo gli ultimi dati, sono salite a 104 milioni. La battaglia tra provider per accaparrarsi clienti è dunque del tutto comprensibile, se consideriamo quanto il settore sia fiorente e molto attivo. L’arrivo del 5g darà sicuramente un nuovo scossone al mercato e rimetterà in discussione nuovamente gli equilibri attuali.