“I volontari di Grosseto al Centro hanno raccolto negli anni centinaia di segnalazioni e migliaia di firme per la sicurezza dei grossetani, ottenendo interventi migliorativi sugli attraversamenti pedonali di via Giusti, via della Pace, via Senese, producendo all’amministrazione comunale rapporti sui punti critici del territorio comunale e segnalando i 4 milioni di euro messi a disposizione dalla Regione Toscana nei mesi scorsi, dai quali il Comune di Grosseto non ha voluto attingere un solo euro per la sicurezza stradale dei suoi cittadini“.
A dichiararlo, in un comunicato, è l’associazione Grosseto al Centro.
“Anche per questo riteniamo opportuno rammentare al sindaco di Grosseto Antonfrancesco Vivarelli Colonna che la sicurezza è una cosa seria e che nel perseguirla è necessario che si abbandoni l’utilizzo delle suggestioni per scegliere la razionale concretezza delle informazioni scientifiche e dei dati certi – continua la nota –. Dalle cronache dei giornali l’ultimo incidente mortale in via Mascagni risalirebbe al 2007, dodici anni fa. A domanda diretta di una giornalista in tv, l’assessore Megale ha dichiarato di non avere nessun dato che metta in relazione gli incidenti di via Mascagni con gli alberi e di non saperne indicare la causa. Per scegliere con serietà ed efficacia come spendere le risorse pubbliche per la sicurezza dei grossetani è necessario fare una statistica sull’incidentalità tra strade alberate e strade non alberate e tra strade con alberi che sollevano la pavimentazione e strade con alberi che non sollevano la pavimentazione. Gli alberi sono un patrimonio di tutti, apportano benefici alla collettività; se si ritiene di doverli abbattere per un motivo presuntivo è necessario dimostrare la relazione causa effetto, altrimenti si danneggiano i grossetani“.
“Per quanto concerne la volontà di garantire sicurezza ai motociclisti che percorrono via Mascagni, ribadiamo che il problema delle radici emergenti può essere risolto in pochissimi giorni, con una spesa minima, spostando i parcheggi a sinistra della corsia (come già in via Ximenes, via Unione Sovietica, via Porciatti, via dei Mille e numerose altre vie cittadine), predisponendo altri due attraversamenti pedonali e riducendo i limiti di velocità da 50 a 40 Km/h (come in viale della Repubblica e via Cimabue) – prosegue il comunicato -. Se il sindaco ha elementi concreti, studi e comparazioni che attestano le valutazioni da lui espresse nella nota di ieri, li metta a disposizione, poiché dall’esame degli atti del procedimento di via Mascagni, ad oggi, non ve n’è traccia. Le uniche valutazioni note sono state fatte dal dottor Giovanni Morelli sotto il profilo botanico e dall’architetto Alessandro Marri sotto il profilo dell’assetto urbano, la cui proposta di intervento alternativa consentirebbe di offrire una maggiore sicurezza per le persone rispetto al progetto del Comune, tutelando al contempo il patrimonio arboreo e risparmiando diverse decine di migliaia di euro che potrebbero essere reinvestite nella sicurezza stradale”.
“Se il sindaco non dovesse mettere a disposizione dei cittadini gli elementi concreti su cui basa le sue valutazioni dovremo ritenere che gli unici studi scientifici, pagati volontariamente dai cittadini, sono quelli fatti fare dalle associazioni Grosseto al Centro, Impronta verde, Dritti alla meta, Coordinamento comitati e associazioni ambientali Grosseto, Isde – Medici per l’ambiente, Forum ambientalista, Italia nostra e Wwf – termina la nota -. Grosseto al Centro chiede infine che vengano resi noti i risultati del rilievo topografico e dell’indagine georadar che l’amministrazione comunale avrebbe recentemente fatto eseguire su via Mascagni ‘per avere un quadro più completo per esaminare meglio il progetto alternativo’, come dichiarato dall’assessore Riccardo Megale appena lo scorso 4 ottobre attraverso l’ufficio stampa del Comune“.