E’ ai nastri di partenza un’indagine sulla salute e sulla percezione dei rischi ambientali nelle persone che abitano in aree sottoposte a bonifiche, come nel caso dei residenti de Le Strillaie, nel comune di Grosseto.
Lo ha stabilito un accordo di programma, siglato nel 2009 da Ministero dell’Ambiente, Regione Toscana, Provincia e Comune di Grosseto relativo alla discarica dei rifiuti al servizio dl capoluogo, Le Strillaie, che prevedeva una serie di interventi di monitoraggio e bonifica.
L’accordo, infatti, oltre ad individuare le azioni e i soggetti attuatori per la “messa in sicurezza permanente” del sito stesso e il successivo ripristino ambientale, al punto “7” prevedeva anche lo studio epidemiologico su un campione di residenti, indicando nella Asl 9 l’organismo tecnico incaricato di effettuare, con fondi regionali, la ricerca.
La Asl, a sua volta, si avvale della collaborazione dell’Unità di ricerca epidemiologia ambientale Ifc-Cnr (Istituto di Fisiologia Clinica – Consiglio Nazionale delle Ricerche).
L’obiettivo è quello di raccogliere, tramite interviste condotte da operatori esperti, ed elaborare, avvalendosi dei ricercatori del Cnr, dati utili agli Enti di governo del territorio per migliorare ulteriormente la conoscenza dello stato di salute dei propri cittadini ed ottimizzare le azioni di tutela della salute stessa e dell’ambiente.
A questo proposito, in collaborazione con il Comune di Grosseto, sono stati elaborati due elenchi a campione, comprendenti persone di età superiore a 20 anni: uno composto da residenti nella zona de Le Strillaie; uno formato da residenti a Grosseto, come “gruppo di controllo” per il confronto dei dati raccolti ed elaborati sul campione principale.
Le famiglie, i cui componenti sono stati estratti per partecipare all’intervista, sono state informate della ricerca con una lettera a firma del sindaco di Grosseto, che contestualmente chiede la loro disponibilità a partecipare rispondendo alle domande del questionario predisposto dal Cnr, che sarà somministrato loro da operatori esperti.
Saranno gli stessi operatori a contattare telefonicamente le famiglie da intervistare e a recarsi nella loro abitazione, dopo aver preso un appuntamento, forniti di un tesserino identificativo.